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Chiusura musei a Pasqua scongiurata Fondi Regione disponibili fino al 30 aprile

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Palermo -  Semaforo verde per l'apertura di musei e siti archeologici in Sicilia nei giorni festivi di Pasqua e Pasquetta, anche se il problema resta in tutta la sua gravità. L'Assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana Carlo Vermiglio ieri aveva raccolto il grido d'allarme di Gianni Borrelli della segreteria regionale della Uil sulla paventata chiusura dei musei in Sicilia a partire da domenica prossima per mancanza di fondi da parte della Regione.

 

«Incontrerò il presidente della Sas (la società che con 420 dipendenti gestisce la custodia delle aree museali nell'isola)». E così è stato. Al vertice di oggi, a cui ha preso parte anche il dirigente generale dell'assessorato Gaetano Pennino, è stato trovato l'accordo che, almeno per il momento, evita alla Sicilia una "brutta figura" con tutti quei turisti locali e stranieri che nel weekend pasquale vorranno visitare musei e siti dell'isola. I fondi disponibili saranno sufficenti ad assicurare l'apertura in occasione delle prossime festività e fino al 30 aprile.

 

Poi la "quaestio" tornerà a riproporsi: turni straordinari, festii e notturni non potranno essere pagati, perchè la Regione non ha i soldi. Era quanto nei giorni scorsi aveva comunicato Pennino a tutti i responsabili dei siti culturali e archeologici chiedendo di sollevare i lavoratori della Sas dagli "straordinari". Borrelli aveva dunque lanciato l'allarme: «Ci risiamo. In Sicilia, da domenica prossima, tutti i musei e i parchi archeologici resteranno chiusi. Quindi niente visite per la domenica delle Palme, Pasqua e Pasquetta. Tutta colpa dei tagli applicati nella manovra economica che ha penalizzato la Sas, società partecipata i cui dipendenti sono addetti alla custodia e alla fruizione dei beni culturali».

 

L'assessore Vermiglio aveva già ieri promesso l'incontro di oggi con i vertici della Sas e quello di martedi prossimo con i sindacati.  «Nell'imminenza - aveva dichiarato sempre ieri - della trattazione del bilancio avevamo già evidenziato all' Economia l'insufficienza delle risorse per potere pagare la turnazione del personale di custodia della società Sas e la conseguente necessità di provvedere ad operare le opportune modifiche. Reitererò tale richiesta alla prima riunione utile della Giunta di Governo. Occorrerà un impegno concreto per evitare che il problema si riproponga e nel frattempo richiederò a tutti i protagonisti della vicenda un atto di responsabilità. Chiudere a Pasqua inostri musei sarebbe stato un fallimento per tutti».

 

 Sulla vicenda rischio chiusura,ancor prima di conoscere l'esito del vertice di oggi, erano intervenuti anche Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell'AnciSicilia . «Ogni anno, la solita triste storia: i turisti cominciano ad arrivare e la nostra Isola non è preparata ad accoglierli. Anzi, peggiorano sempre di più le condizioni per un'adeguata fruibilità turistica» Lo Per Orlando e Alvano si sarebbe trattato di un grave danno economico e di immagine. «Questo stato di permanente emergenza compromette seriamente gli affari degli imprenditori locali che operano nel turismo, alberghi e guide turistiche, agenzie di viaggi, pubblici esercizi e attività commerciali. In una Regione come la nostra, le attività a servizio dei turisti dovrebbero essere considerate servizio pubblico essenziale».

 

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