
LA PROCURA INDAGA
Gli agenti del Nucleo di tutela ambientale della Polizia locale hanno posto sotto sequestro il depuratore di Villaggio Mosè, alla periferia di Agrigento. A firmare il
provvedimento di sequestro il Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, su richiesta dei pubblici ministeri Silvia Baldi e Antonella Pandolfi.
Nell'inchiesta risultano indagati Marco Campione, presidente di Girgenti Acque, e Giuseppe Giuffrida, responsabile della depurazione, in concorso con altri
soggetti, che avrebbero effettuato scarichi di reflui della rete fognaria di Villaggio Mosè, compresi anche i reflui industriali provenienti da numerose
attività commerciali, in un torrente che si ricongiunge con il fiume Naro, che sfocia direttamente nel mare. Il tutto in assenza di una valida autorizzazione
allo scarico.
soggetti, che avrebbero effettuato scarichi di reflui della rete fognaria di Villaggio Mosè, compresi anche i reflui industriali provenienti da numerose
attività commerciali, in un torrente che si ricongiunge con il fiume Naro, che sfocia direttamente nel mare. Il tutto in assenza di una valida autorizzazione
allo scarico.
L’impianto venne progettato e costruito per un'utenza di mille abitanti, ma riceve in realtà i reflui di 12mila persone. A ciò si sono aggiunte gravissime
anomalie funzionali, tra le quali la realizzazione non autorizzata nel progetto di una tubazione esterna all'impianto nella quale confluivano continuativamente
reflui provenienti dal collettore di piena.
anomalie funzionali, tra le quali la realizzazione non autorizzata nel progetto di una tubazione esterna all'impianto nella quale confluivano continuativamente
reflui provenienti dal collettore di piena.
La Procura della Repubblica di Agrigento contesta agli indagati il danneggiamento aggravato, la frode nelle pubbliche forniture, lo scarico senza
autorizzazione, le opere eseguite in assenza di autorizzazione su bene paesaggistico e il getto pericoloso di cose.
"La struttura in questione - dice MareAmico -, e' divenuta famosa per il fatto, che il suo refluo in entrata, secondo l'Arpa, risultava essere meno
inquinato del refluo in uscita".
autorizzazione, le opere eseguite in assenza di autorizzazione su bene paesaggistico e il getto pericoloso di cose.
"La struttura in questione - dice MareAmico -, e' divenuta famosa per il fatto, che il suo refluo in entrata, secondo l'Arpa, risultava essere meno
inquinato del refluo in uscita".
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autore:
Antonino Ravanà