PALERMO - «Oggi è il 30 aprile e abbiamo portato un fiore sulla lapide di Pio la Torre, per dire che la lotta alla criminalità, la lotta contro tutte le forme di illegalità non è una priorità degli uni contro gli altri, ma per tutti gli italiani deve essere una battaglia che deve unire tutte le persone per bene. La lotta alla mafia è una priorità per tutti». Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo nel deposito del tram a Palermo per fiirmare il Patto di Palermo.
E a Palermo il premier è stato atteso da centinaia di operatori del gruppo Almaviva, con indosso le magliette blu simbolo della vertenza con scritto "siamo tutti Almaviva". Si erano radunati davanti al deposito del tram Roccella, nella periferia della città. I lavoratori avevano bandiere con simbolo della Tinacria e in unangolo del piazzale avevano affisso striscioni con scritto Roma Napoli e Palermo 2.988 licenziati, riferendosi al piano di esuberi annunciato dal gruppo. Una delegazione di sindacalisti ha poi chiesto di incontrare il presidente del Consiglio che ha affermato: «La crisi Almaviva è una nostra grande preoccupazione. La sta seguendo il viceministro Bellanova, che è molto sensibile. Auspichiamo di poterla affrontare non solo con l'impegno del governo e degli enti territoriali, ma con l'aiuto dell'azienda».
A Palermo il premier ha fatto anche un accenno al voto delle regionali del prossimo anno. «Quando arriverà il momento sui nomi saranno i siciliani a decidere». «Prima delle elezioni nazionali e regionali passeranno diversi mesi. Tutte le chiacchiere sulle candidature appassionano solo gli addetti ai lavori: politici,
giornalisti e personale della pubblica amministrazione».